Il "pene curvo" è una condizione caratterizzata da un incurvamento più o meno accentuato del pene sul suo asse. L'incurvamento può essere nella varie direzioni e di gradi molto variabili (da pochi a oltre 90 gradi)
L’incurvamento può essere congenito o acquisito.
Nel caso di incurvamento congenito la causa è una asimmetria di sviluppo dei corpi cavernosi con conseguente curvatura verso il lato più corto,. Tale asimmetria è presente alla nascita ma ovviamente risulta visibile dopo la pubertà e non si modifica nel tempo (recurvatum congenito)
Nel caso di incurvamento acquisto le cause sono una fibrosi dei corpi cavernosi conseguente a traumi, vere e proprie rotture traumatiche dei corpi cavernosi (per incidenti o durante rapporti sessuali) oppure nella maggior parte dei casi conseguente a malattia di De la Peryronie o induratio penis plastica (IPP). L'origine precisa della malattia di De la Peyronie non è nota ma tra le svariate ipotesi la più accreditata ed la fibrosi conseguente a ripetuti microtraumi in soggetti geneticamente predisposti. La placca fibrotica può formarsi in qualsiasi punto della tunica albuginea dei corpi cavernosi determinando così in erezione la curvatura da quel lato (quindi in ogni direzione e di ogni grado in base alle dimensioni della placca).
La malattia ha una prima fase di evoluzione nella quale i trattamenti possono essere locali anche se di scarsa efficacia. Dopo circa 6 mesi la malattia si stabilizza e può essere preso in considerazione l’intervento.
Per curvature fino a 30 gradi l’intervento non è consigliato essendo una condizione che non compromette l’attività sessuale e raramente impatta dal punto di vista psicologico.
Per curvature oltre i 30 gradi e fino a 60 gradi può essere eseguita una corporoplastica di raddrizzamento.
E’ possibile l’asportazione della placca e l’innesto di un patch ma questo può comportare alterazioni significative dell’erezione ed è quindi consigliato solo per curvature maggiore spesso associato a impianto di protesi peniena.
L’intervento eseguito di solito per curvature da 30 a 60 gradi è invece una corporoplastica che consiste nell’accorciamento del lato più lungo. Tale tecnica (tecnica di Nesbit) con le diverse varianti proposte permette un ottimo raddrizzamento con minimo trauma ma determina un accorciamento proporzionale al grado di curvatura. Nel caso in cui tale accorciamento sia significativo può essere associata una falloplastica di allungamento
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